Fiocco Nero : Jules Bianchi
Faceva freddo e pioveva a Suzuka, al GP del Giappone 2014. Le condizioni di pista erano proibitive, non si vedeva a un metro talmente era tanta l'acqua che stava venendo giù.
Sutil uscì di pista alla curva sette, sventolava la bandiera gialla, che però subito dopo tornò ad essere verde.
In questo momento io pensai "Perché? Perché rimettere la bandiera verde con queste condizioni?".
I miei presentimenti non erano sbagliati, e difatti Jules uscì anche lui fuori pista, colpendo la gru che stava portando fuori la macchina di Sutil.
Me la ricordo come se fosse ieri quella scena, vidi il video più volte perché stentavo a credere che fosse successa una cosa del genere.
Poi arrivò la prima notizia: Jules fu portato in ospedale. Le voci si rincorrevano, i giornalisti dicevano che stava lottando tra la vita e la morte.
Questo ragazzo mi ha sempre stupito, perché oltre alla sua estrema bontà e una voglia di vincere pazzesca, io sapevo che la sua carriera in Formula 1 sarebbe stata stellare. I presupposti c'erano tutti, a partire da quando a Monaco portò a casa un insperato nono posto e due punti per la piccola Marussia. Anche in questo frangente, il giovane Jules stava ancora lottando, mentre una persona normale sarebbe probabilmente morta sul colpo.
L'ultima battaglia di Jules durò 9 mesi e 285 giorni, per poi spegnersi oggi, come cinque anni fa.
Non verrai mai dimenticato, Jules.
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~RobyKimi
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