Fiocco Nero : Niki Lauda

20.05.2020

Foto di Autosprint

Se dovessi spiegarti chi era Niki Lauda, non riusciresti a capirlo.

Chi non lo ha visto alla guida, magari in vecchi filmati, non riuscirebbe a cogliere le sfumature di quel pilota. Che poi "pilota" è riduttivo, vista la personalità di cui stiamo parlando. Auto, aeroplani, Ferrari, Jaguar, Mercedes, aziende intere hanno avuto a che fare con Lauda. Con un palmarès di 13 stagioni, di cui 3 iridi mondiali conquistate, 25 primi posti e un totale di 420 punti (e mezzo), Lauda è stato un'icona del mondo Formula1, lui e il suo berretto rosso.

Lauda si interessò all'automobilismo fin da giovane, ma suoi genitori non intendevano supportarlo. Nel '68 lasciò gli studi e comprò la sua prima vettura, per prendere parte alle gare. La scelta migliore che potesse fare.

"Andammo a Thruxton per dei test" Le parole di Herd, suo team principal in F2 "Girò per primo Lauda: gli feci fare una decina di giri, chiedendogli di spremere più che poteva l'auto, perché avevamo diverse modifiche e volevamo capire pregi e difetti. Dopodiché cedette la sua monoposto a Ronnie Peterson.

Quando fece la curva, Peterson mandò il retrotreno della March in sbandata, facendo il filo al guardrail. Lauda fece un salto all'indietro, spaventato, e disse "Non riuscirò mai a correre in quel modo!".

Quando tornammo ai Box chiesi a Niki i tempi ottenuti da Peterson; mi rispose "Io ho fatto 1'14"0, penso perciò che il tempo di Ronnie sia attorno al minuto e 12". Invece il miglior tempo di Peterson fu di 1'14"3. In quel momento capii che Niki doveva avere qualcosa di speciale".

Un altro interessante aneddoto risale al periodo Ferrari.

La monoposto nuova, battezzata Ferrari 312 B3-74, aveva dei gravi problemi di messa a punto, talmente impegnativi da risolvere che un giorno Lauda si dice abbia detto in faccia a Enzo Ferrari "Questa macchina è una merda!". Il patron gli domandò allora quanto si potesse migliorare, e lui gli rispose 5 decimi. Il resto è storia.

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Nella notte tra il 20 e il 21 maggio 2019 a Zurigo, si spegne Niki Lauda.

Dopo aver combattuto contro il fuoco nel '76 e aver sfidato la morte nei circuiti di tutto il mondo, il Campione Computer ci lascia, per colpa di una polmonite.

Dopo i funerali, celebrati il 29 maggio nel Duomo di Vienna, ora riposa nel cimitero di Döbling, insieme alla madre, con indosso la tuta dei suoi anni in Ferrari, per la sua ultima grande corsa. Al primo GP di Monte Carlo, l'intero paddock ha omaggiato Lauda, indossando per tutto il fine settimana un berretto rosso.

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Un anno dopo, siamo ancora qui.

Ciao Niki, ci manchi tanto.

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-Lemmy

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