Storie In Bianco e Nero : Panique Panis

17.05.2020

Foto di circusF1.com e F1world.it

La speranza è l'ultima a morire, come la fortuna aiuta gli audaci.

Chi meglio di Olivier Panis può rappresentare questi due proverbi?

Siamo nel 1996, a Monaco, nel Principato più angusto e tortuoso del mondo automobilistico, sta per andare in scena una delle gare più belle della storia. 

La Ligier numero 9 di Panis parte dalla quattordicesima casella.Piove, e questo rimescola le carte ancora più di prima.

Il Gran Premio comincia, e nemmeno a dirlo Schumacher finisce nel muro al Portier.

Hill, con la Williams, scappa via, Alesi è secondo. 

Panis parte forte e riesce a buttarsi nella top 10 in pochi giri.

Piano piano, il gruppo comincia a sfoltirsi, a Montecarlo smette di piovere. 

Tutti passano alle gomme da asciutto.

Poco più di metà gara e Hill fonde il motore lasciando la testa della corsa ad Alesi, che si ritirerà per un problema ai freni. Grazie a una strategia fenomenale Panis è primo. 

Ora la gara è tutta una questione di resistenza psicologica e di astuzia. 

Irvine si gira al Portier, dove proprio il suo compagno di squadra Schumi si era ritirato a inizio corsa, per poi essere colpito da Salo e Mika Hakkinen. 

Coulthard e Herbert si riavvicinano, uno su McLaren e uno su Sauber.

Ma il tempo dona la vittoria a Panis che, dopo due ore di inferno sulla sua monoposto, vince il Gran Premio di Monaco. 

La Ligier torna a vincere dopo 15 anni, collezionando la sua nona ed ultima vittoria in F1.

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Una lezione di vita sul non mollare mai, che in questo ricordo, in questa #StoriaInBiancoENero ci rammenta di credere sempre nella propria squadra.

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~RobyKimi

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PassionEndotermica, Milano 
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