Storie in Bianco e Nero : Spa '92

22.05.2020

Foto di Facebook, SBKItalia, Motosprint, Twitter, Pinterest, Cuoredesmo e Es.Motorsport 

24 maggio 1992, quarta tappa del mondiale delle derivate di serie, che per la prima volta si svogle in Belgio, nel circuito di Spa-Francochamps. 

Quasi 7 km di circuito, di forma simile ad una Y storta, per un totale di 15 curve, 7 a sinistra e 8 a destra. Gara1 e Gara2, entrambe di 14 giri, dove le qualifiche sono dominate entrambe dall'italiano Giancarlo Falappa. 

Il leone marchigiano di Jesi è reduce dall'incidente del '90, quando durante le prove ufficiali a Österreichring, per evitare un altro pilota, cade sbattendo contro il guard-rail. 

Si procura 27 fratture, si rompe l'arteria femorale perdendo più di 2 litri di sangue e va in coma per 12 giorni. Tornato in sella nel '91, conclude nono in classifica. 

Il '92 è l'anno del riscatto appunto, e Giancarlo parte subito mostrando i muscoli con 4 arrivi nella top 10 nelle prime 6 manches, tra cui un terzo posto ad Hockenheim in gara 2. 

Insomma, una bella spina nel fianco per il pilota da battere, il texano Doug Polen in sella alla Ducati 888 già impegnato a tenere sotto controllo il francese Raymond Roche. 

Eccoci quindi a parlare di quella rocambolesca gara, sul circuito per metà cittadino e per metà permanente. 

Gli altri italiani dell'annata sono Bontempi, Pirovano, Tardozzi (si, quel Tardozzi che ora è nel box col Dovi), Monti, Ferrari, Furlan, Destefanis, Grassetti, Lucchiari, Broccoli e Scatola.

Ma la gara bagarre più interessante è quella dell'ultimo giro, con protagonisti Polen e Falappa, che costringe l'americano ad un contatto e ad un dritto, con un rampante Russel che li attacca. 

Sportellate con Polen, sportellate con Scott, sportellate un po' con tutti. Ma Mertens, il pilota di casa sulla 888, non perdona e li distanzia. Ormai Phillis sulla sua Kawasaki è solo un puntino in fondo al rettilineo, e si aggiudica il primo post senza difficoltà. 

Falappa rimane con un piccolo pugno di mosche e il quarto posto conquistato a pugni contro Polen. Ma la gara non è ancora finita, è nella seconda manche che si decide il tutto per tutto. 

Giancarlo non molla, tiene testa per tutti e 14 i giri a Doug. Insieme a Pirovano su Yamaha, la pattuglia tricolore sta per arrestare la corsa del campione del mondo, ma i giri finiscono prima del previsto; il texano taglia il traguardo distanziando Falappa di 740 millesimi e Fabrizio di 1 secondo e 20 centesimi. 

I due piloti italiani riusciranno a sconfiggere la coppia Polen/888 solo a Monza, con una doppietta di Pirovano e a Zeltweg in Austria, con la coppia di P1 di Falappa.

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A noi rimane il ricordo di un mondiale Sbk con gare decise in volata, piloti semplici, uomini come noi, gente alla mano, non star intoccabili come oggi; amici, che tolto il casco e spenta la moto, si davano una gran pacca sulla spalla, finendo nel motorhome a farsi una birra insieme.

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-Lemmy

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PassionEndotermica, Milano 
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